Cos’è l’ottimizzazione SEO e in che modo può aiutare il tuo blog ad aumentare le visite? Se sei un blogger professionista, o se ti cimenti nel blogging solo per diletto, ti sarai certamente chiesto come aumentare la tua audience per far crescere il tuo pubblico. I motori di ricerca ci vengono in aiuto, con una serie di pratiche che possono consentirci di scalare posizioni nei risultati di ricerca e quindi attrarre un maggior numero di lettori.
Ma in cosa consiste l’ottimizzazione SEO e quanto impegno dovremo dedicarvi? Seguici in questa utile guida alle best practice SEO per conoscere le nostre risposte a questa domanda.
Ottimizzazione SEO WordPress: i plugin indispensabili
WordPress è un CMS (Content Management System) famosissimo e utilizzatissimo in ambito blog. La semplicità d’uso di questo noto CMS per la realizzazione di blog performanti è il suo grande punto di forza. Realizzare un blog con WordPress utilizzando un tema, infatti, ti consentirà di mettere in piedi il tuo blog senza avere particolari conoscenze di programmazione HTML, CSS, Java e PHP.
Grazie alla logica a plugin, è abbastanza semplice integrare nel tuo blog WordPress dei validi strumenti di ottimizzazione SEO che possano supportarti nelle tue strategie di posizionamento dei contenuti.
Se non sei nuovo dell’argomento, saprai che a dominare il mercato dei plugin per ottimizzazione SEO troviamo principalmente due competitor: Yoast e Rank Math. Ma vediamo nel dettaglio pro e contro di questi due validi strumenti.
Yoast: il plugin WordPress per ottimizzazione SEO più utilizzato
Yoast SEO è sicuramente il plugin più scelto quando si parla di ottimizzazione SEO per WordPress. Il motivo di questa preferenza è, a nostro avviso, da imputare alla sua estrema facilità d’uso. Le impostazioni personalizzate sono essenziali e intuitive, il che lo rende uno strumento perfetto anche per utilizzatori entry level del mondo SEO.
I principali vantaggi di utilizzare Yoast SEO in versione free sono:
- Implementare facilmente i breadcrumbs per migliorare la UX durante la navigazione dei contenuti;
- Settare i metadati, sia per la parte relativa all’organizzazione che per i singoli articoli, come meta description, image, title in maniera puntuale;
- Gestione base dei dati schema.org, utilissimi quando si vogliono conquistare gli snippet in SERP;
- Avere un ottimo assistente editoriale per l’ottimizzazione SEO dei singoli articoli, anche se in versione free è possibile inserire una sola keyword.
Yoast SEO genererà quindi automaticamente tutto il codice relativo alle pratiche SEO sopradescritte, senza che sia necessario da parte tua intervenire sul codice HTML delle singole pagine. Un bel vantaggio no?
Ma quali sono invece gli svantaggi di Yoast SEO rispetto a Rank Math? Se ti stai approcciando all’ottimizzazione SEO del tuo blog per la prima volta diremmo nessuno. Infatti, la sua semplicità d’uso è perfetta per iniziare a prendere dimestichezza con questo mondo.
Se, di contro, desideri controllare in maniera più puntuale i settaggi SEO, personalizzare i breadcrumbs, controllare e gestire gli errori 404 o i redirect 301, in questo caso Rank Math inizia ad essere un’opzione interessante.
Vediamo, quindi, meglio nel dettaglio in quali occasioni è meglio preferire Rank Math per l’ottimizzazione SEO del proprio blog WordPress.
Rank Math: il plugin SEO per WordPress con il maggior livello di personalizzazione
Per quanto Rank Math sia relativamente nuovo rispetto a Yoast SEO (è sul mercato da circa 5 anni) ha rapidamente conquistato una bella fetta di mercato grazie al suo elevato livello di personalizzazione. Questo perché, a differenza di Yoast, configurare Rank Math è meno intuitivo ma ci consente un livello di affinamento delle pratiche SEO perfetto per utenti medium e high level.
Tra i principali strumenti offerti da questo plugin per ottimizzazione SEO, mancanti sulla versione free del competitor Yoast, annoveriamo:
- Assistente editoriale performante su più keyword, utilissimo se si considera che ormai la SEO viaggia su argomenti e non più su singole parole chiave;
- Gestione automatica errori 404;
- Pannello redirect 301 semplice da utilizzare, senza dover entrare nel file htaccess per gestire manualmente questa pratica;
- Local SEO inclusa, anche se in versione free è possibile inserire una sola località.
Insomma, nel complesso lo riteniamo uno strumento perfetto per chi ha già avuto modo di studiare la materia, e quindi desidera maggiore libertà nel setting delle ottimizzazioni SEO. Forse un po’ troppo complesso per chi si avvicina alla SEO per la prima volta o non ha molto tempo da dedicarvi, situazione in cui Yoast SEO continua ad essere la scelta migliore.
Le nostre best practice per ottimizzare SEO un blog WordPress
Ora che abbiamo visto insieme quali sono, secondo noi, i migliori plugin per l’ottimizzazione SEO vediamo quali sono le nostre best practice per un’ottimizzazione efficace.
Nome dominio e brand identity
Come scegliere il nome dominio? Influisce sul posizionamento che il nome dominio contenga la mia core keyword? Spesso leggiamo queste domande nei forum di settore, e vogliamo darti il nostro punto di vista a riguardo.
Il nome dominio non influisce direttamente sul posizionamento, quindi no, inserire la tua keyword principale nel nome dominio non ti darà alcun vantaggio agli occhi del Googlebot. Detto ciò, non è del tutto ininfluente in termini strategici.
Già, perché il successo nel blogging si basa principalmente sulla fiducia del lettore nei confronti della redazione, quindi prima di acquistare un dominio occorre spendere un po’ di tempo e risorse nella costruzione di una buona brand identity. Infatti, avere un’identità di brand e un seguito di fedeli lettori farà sì che il tuo blog susciti interesse e fiducia, quindi maggior tempo di permanenza in pagina e quindi migliore page authority.
Ad esempio, abbiamo recentemente pianificato il lancio di un nuovo progetto di blog a tema tecnologia. Desideravamo un progetto dove poter scrivere delle nostre passioni tecnologiche e aiutare altre persone a fare acquisti consapevoli attraverso le nostre recensioni e valutazioni sui prodotti. Per questo abbiamo scelto techpeople.it come nome dominio, riassumendo la nostra volontà di raccontare la tecnologia in maniera popolare e supportare anche i neofiti dell’argomento.
L’estensione dominio (.com, .it, .org, etc…) influenza il posizionamento?
Anche questa è una domanda che scalda i forum SEO di tutto il mondo. E anche in questo caso, la risposta è “ni”. Ricorda sempre che alla base di tutta l’ottimizzazione SEO ci sono i contenuti, quindi poco importa quale estensione dominio sceglierete se poi i contenuti del blog non suscitano l’interesse dei lettori.
Partendo, quindi, da questo presupposto, la regola da seguire per l’estensione dominio è semplice: prediligi le estensioni nazionali se il tuo progetto è nella lingua di quella determinata nazione e non hai in previsione di avvicinarti ad altri mercati. Se, invece, vuoi posizionare a livello internazionale un .com sarà la scelta migliore.
E’ vero che questo parametro non influenza direttamente il posizionamento, ma è bene che il vostro lettore sia correttamente orientato e avere un’estensione dominio coerente aiuta.
Struttura degli argomenti: categorie e tag
Quando si apre un nuovo blog occorre avere le idee chiare su quali saranno gli argomenti trattati. Impostare sin da subito delle buone categorie aiuta, sia il lettore che i motori di ricerca, a comprendere meglio l’argomento generale del blog. L’ottimizzazione SEO migliore, a nostro avviso, è la cosiddetta struttura a silos, dove le categorie vengono sapientemente utilizzate per catalogare gli articoli, anche su più livelli di struttura.
Le pagine di categoria vanno indicizzate solo se contengono un testo introduttivo ottimizzato SEO sull’argomento di riferimento. Se utilizzi le pagine di categoria unicamente per mostrare il riepilogo dei relativi articoli ti consigliamo di deindicizzare mediante tag nofollow tali pagine.
Sull’utilizzo dei tag, invece, esistono scuole di pensiero differenti. Noi non li utilizziamo, preferiamo la struttura verticale, anche perché in WordPress i tag causano spesso problemi di contenuti duplicati, che è sempre meglio evitare per un’ottimizzazione SEO performante.
Piano editoriale e copy SEO: l’importanza di pubblicare periodicamente e ottimizzare SEO i contenuti
Passiamo ora a trattare quella che in gergo tecnico si chiama “SEO on page“, ovvero le pratiche di ottimizzazione dei contenuti in pagina. In primis il nostro consiglio è quello di pianificare sempre i contenuti costruendo un piano editoriale.
Oltre alla keyword research, concentrati anche sui trend e pianifica i tuoi contenuti in base ai periodi di maggiore interesse. Googlebot si “abituerà” al tuo ritmo di pubblicazione e otterrai l’indicizzazione dei contenuti con maggiore stabilità e velocità.
Scrivi i tuoi contenuti ponendo sempre la massima attenzione alla UX: l’heading ad esempio non deve essere unicamente l’occasione di ripetere le tue KW principali, ma deve aiutare il tuo lettore nella comprensione dell’argomento.
Tabelle, immagini, box FAQ, etc… sono tutti elementi di UX che aiuteranno il tuo lettore nel focalizzare le informazioni principali del tuo articolo. Utilizza i grassetti per creare una linea di lettura rapida, così da catturare l’attenzione anche dei lettori più frettolosi. Ricorda, più i tuoi articoli saranno completi, onesti, unici e di valore e maggiormente Google li premierà.
Metadati, Opengraph e dati strutturati Schema.org: il valore degli strumenti per la SEO avanzata
Non sottovalutare l’implementazione di metadati, opengraph per social e dati strutturati perché in termini di posizionamento rappresentano tutti dei validi alleati. Anche se dall’ultimo core update le meta description vengono spesso ignorate da Google ciò non significa che non valga la pena implementarle. I plugin che ti abbiamo consigliato consentono di compilare queste informazioni con molta semplicità quindi fanne buon uso.
Per i dati strutturati occorre fare una precisazione: i plugin Yoast e Rank Math gestiscono in maniera autonoma i dati strutturati per articoli e blog post ma non sono personalizzabili. Se ti occupi, da esempio, di recensioni prodotto potrebbe essere utile inserire la valutazione della redazione. Utilizzando un plugin che scrive questa informazione nei dati strutturati potresti ottenere una posizione in SERP che li mostra, come puoi vedere nella prossima immagine e quindi guadagnare traffico e click.

Performance e Web Vitals: quanto incidono su posizionamento e indicizzazione?
Avere un sito web veloce e performante è alla base delle best practice per l’ottimizzazione SEO. Non risparmiare sullo spazio di hosting, scegli con criterio verificando che le prestazioni siano in linea con il tuo progetto e i volumi di traffico che ambisci ad ottenere.
E’ vero, puoi sempre migrare il sito su un hosting più performante, ma la migrazione non è cosa da poco come siamo propensi a credere. Una buona attività di migrazione richiede attenzione e diverse ore di lavoro, soprattutto per testare che tutte le funzionalità del sito non abbiano risentito dello spostamento sul nuovo server.
Se non progetterai il tuo setup grafico ma avvierai il tuo blog utilizzando un tema di WordPress, controlla sempre nelle recensioni che sia veloce e performante lato SEO. E’ vero che si può gestire un blog senza spendere un euro ma non concentrarti unicamente su temi gratuiti, investire qualche euro in un buon tema ottimizzato ti ripagherà sul lungo termine.
Ottimizzazione SEO di video e immagini: i fattori chiave da non tralasciare mai
Inserire sempre video e immagini nei propri contenuti editoriali è un’ottima pratica, sia lato SEO che per donare un’esperienza al lettore completa e dinamica.
Ricorda, le immagini devono essere sempre inferiori a 150 Kb, a un formato coerente rispetto alla loro visualizzazione in pagina. Se metti immagini in una porzione di schermo larga 800 pixel è opportuno ridimensionare l’immagine di conseguenza.
Non caricare mai direttamente i video sul tuo sito web a meno che non si tratti di contenuti emozionali finalizzati alla brand awareness. Inoltre, ricorda di ridurne il peso al massimo perché potrebbero penalizzare sensibilmente le pagine dove li caricherai. Per linkare video su un blog prediligi YouTube e, se i contenuti video sono tuoi, realizza un calendario editoriale multicanale che metta in correlazione YouTube con il tuo blog in maniera efficace.
Ricorda anche di compilare sempre Title e Alt Text dei tuoi contenuti multimediali. Utilizzando la keyword principale del tuo articolo abbinata alla descrizione di ciò che l’immagine mostra nel contesto dell’articolo in cui è posizionata.
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